"Tutta colpa dello zodiaco" - Racconti e autori

22.10.2018

Dodici segni, dodici autori, dodici racconti ispirati ai segni zodiacali. Storie dalle tinte forti, che mescolano mistero e magia, leggenda e realtà. Uno zodiaco di storie per lettori curiosi. 

PROGETTO HEIMDALLR, di Alessio Del Debbio (Ariete)

"Progetto Heimdallr" è un racconto che si svolge in una Berlino alternativa (nello stesso universo di "Berserkr", per chi ha letto il romanzo) e ha come protagonista Jensen, un operativo del Fronte di Liberazione Animale, che tenta di liberare alcuni animali usati come cavie nei laboratori della Divisione. La retata finisce male e il ragazzo scopre ciò a cui stanno realmente lavorando nel centro ricerche della Flakturm di Berlino, un progetto rivoluzionario che unisce l'uomo all'animale, per creare una terza entità, un nuovo Heimdallr, un Dio in terra.

Il racconto mescola tematiche e ambientazioni a me care. C'è la mitologia nordica (nella figura di Heimdallr), c'è Berlino (una Berlino cupa, quasi post-apocalittica) e poi c'è l'universo narrativo di "Berserkr", che mi piaceva espandere con storie complementari. In questo caso vediamo il mondo tramite gli occhi di chi si oppone alla Divisione.

IL TORO DEL REGNO DEI MORTI, di Francesco Balestri (Toro)

Il racconto parla della speranza di cambiamento. La storia di un ragazzo che cerca di cambiare la sua vita ma che poi finisce preda delle sue stesse paure. Una nuova vita, una nuova città, e una fiumana di gente sconosciuta possono spaventare parecchio e la cosa va gestita nel migliore dei modi.

L'idea inizialmente non veniva e non so come mai, io che sono sempre pieno di cose da dire. Poi mi son chiesto "cos'è la cosa che in questo momento mi prende più di tutto il resto?". 

La risposta è arrivata mentre studiavo alcuni verbi in giapponese e visto che l'ambientazione che avevo scelto era parecchio metropolitana ho optato per il genere thriller, cosa che non avevo mai fatto prima. Strutturare una trama come ho fatto in questo caso è stato un altro grande scoglio... ma che è stato divertente imparare ad aggirare.

L'UNIFORME, di Chiara Rantini (Gemelli)

Il mio racconto parla di una giornata di "ordinaria follia" di un ufficiale in una caserma. Si tratta di una narrazione sospesa tra il genere psicologico-intimistico e quello fantastico.

"L'uniforme era stata ripulita dal fango e giaceva sopra un tavolino. Manfred indugiò alcuni minuti nel contemplarla. 

Gli parve allora che una parte di sé fosse rimasta cucita tra le pieghe di quella stoffa e che il suo vero corpo che ancora percepiva sotto le bende fosse in realtà solo un'appendice, un qualcosa di marginale rispetto alla sua vera essenza."

LA FARFALLA DORATA, di Daniela Tresconi (Cancro)

Una storia di amicizia e di cambiamento. Quando la vita ti mette di fronte a delle scelte, puoi avere moltissime persone intorno a te, quelle che ti amano ti saranno di grande aiuto ma solo dentro di te potrai trovare la forza per accettare che non sempre le cose vanno come vorresti e che a volte occorre cambiare per rinascere.

PECORA, di Romina Bramanti (Leone)

In "Pecora" viene raccontata una possibile realtà, palpabile da chiunque. Si parla delle red room, di uno spietato serial killer e di messaggini inviati su Telegram, in un mondo dove i cellulari e internet sono ormai fusi in un inseparabile oggetto di cui nessuno può più fare a meno. E allora che lo spettacolo abbia inizio!

"Sii padrone delle tue azioni e ruggisci!"

NEL SEGNO DELLA VERGINE, di Luciana Volante (Vergine)

L'omicidio di un signorotto del borgo di Montecarlo (in provincia di Lucca) sconvolge la quiete del paese. Don Giacomo, fratello del morto, viene informato dal fornaio del paese che lo trova in preghiera nella sua parrocchia. Le ipotesi formulate dal medico legale e da un poliziotto zelante sono diverse, ma l'anziana levatrice del paese, Elisabetta, sembra non esserne convinta. In realtà il narratore di questa storia ha visto ciò che è accaduto, ma non può parlare. A voi scoprire il perché.

Le protagoniste sono le due donne del racconto: la narratrice, che rappresenta il segno zodiacale della Vergine e la levatrice Elisabetta. Entrambi rappresentano un lato diverso della donna, la narratrice è la Madre Terra, colei che protegge e veglia sui cittadini. Elisabetta è la levatrice colei che aiuta a nascere e, nello stesso tempo, è il lato curioso e indagatore che le fa comprendere la verità sul delitto.

OSSESSIONE, di Simone Falorni (Bilancia)

Immaginate di essere la potenziale vittima di un sanguinario serial killer, di rischiare la vita in qualsiasi momento e in qualsiasi circostanza. Pensate di riuscire a sopravvivere, di potervi sottrarre alla mattanza? Che tipo di strategia mettete in campo per salvarvi la pelle? Ma soprattutto, quali pensieri si annidano nella vostra mente?

"Non li conoscevo nemmeno, ma li ho visti e ho sentito che dovevo ucciderli!"

OTTIMO LAVORO!, di Maria Pia Michelini (Scorpione)

Il mio racconto si sviluppa in un dialogo tra un uomo e una donna, entrambi del segno dello Scorpione, che si sono amati tra passione e gelosia, finché le due forze sono arrivate al culmine. Un esperimento, quello del solo dialogo senza intermezzi descrittivi o narrativi, su cui ho voluto misurarmi per la prima volta.

"Non doveva finire così. Nessuno avrebbe capito che ero stato io se tu non avessi rovinato i miei piani. Sei sempre stata testarda come un mulo".

"Come uno Scorpione, piuttosto. Ti ricordo che sei del mio stesso segno. Dovevamo saperlo che non avrebbe funzionato".

TOM WAITS è DEL SAGITTARIO, di Mirko Tondi (Sagittario)

Due sconosciuti si incontrano in una stazione di servizio. In macchina fanno conoscenza e non si stanno affatto simpatici: lui è fissato col sagittario, a lei non va molto di parlare e quando parla non va per il sottile. Poi i due si separano, in giro c'è un misterioso assassino che ha appena colpito...

L'atmosfera della canzone Ol' 55 di Tom Waits mi richiamava d'istinto una storia on the road, nella quale c'era un autostoppista. Poi è venuto in mente il film The hitcher. Ho inquadrato i due personaggi e infine ho pensato di attribuire qualcosa di misterioso a entrambi. E il racconto era fatto.

SNAP! ZOT! SHOT!, di Leandra Cazzola (Capricorno)

Kate scrive una rubrica per una testata giornalistica famosa di New York. Possiede tutte le caratteristiche del suo segno il Capricorno, e in più custodisce un segreto di famiglia. È affascinante e sensuale. Capelli rossi, occhi verdi. Possiede uno spiccato sarcasmo e inciampa, di nuovo, nell'uomo che odia di più nella sua vita fin da quando era bambina. Spero sia un bel cocktail!

E poi c'è un segreto nella vita di Kate. C'è un uomo che odia. Ha un lavoro che l'appaga. Magia? Sicuro. E cosa sceglieremo: il suo magico segreto o l'attrazione che c'è tra Kate e Gray? Beh! Spero tutti e due gli aspetti.

CARONTE, di Elena Covani (Acquario)

Il protagonista è Caronte, il traghettatore di anime. Però il mio personaggio non è proprio il classico vecchio dagli occhi di brace che attraversa lo Stige sulla sua barca, anzi, lui odia essere associato a lui. Si chiama Chad e è il guardiano di Oniria, un posto popolato dagli incubi degli uomini dove approdano solo alcune anime perse.

L'idea mi è venuta dopo una giornata particolarmente pesante a lavoro. Ho pensato che anche il povero Chad avesse un lavoro particolarmente stressante!

Quando è morto, Chad è stato catapultato in un mondo strano, l'unica cosa che si trova in tasca è un biglietto con su scritto che sarà il custode di Oniria. Odia il suo lavoro, preferisce sbronzarsi in una bettola gestita da una piovra viola, ma non si tira mai indietro.

IL CANTO DEI PESCI, di Furio Detti (Pesci)

Che succede quando una storia d'azione incontra la scienza e le antiche tradizioni di un popolo agli estremi angoli del Pianeta? Per quale motivo un maschio dovrebbe intenerirsi e venire a patti con la sua debolezza e, viceversa, essere testimone della forza di una ragazza incapace di combattere e interagire normalmente col prossimo? "Il Canto dei Pesci" prova a dare una risposta: pesci fuor d'acqua rischiamo di diventarlo tutti.